Il mal di schiena è strettamente connesso con le emozioni che proviamo tanto che ogni zona è associata ad un particolare stato emotivo. Postura sbagliata, organi deboli sedentarietà possono causare il mal di schiena ma non bisogna tralasciare l’origine emotiva infatti un forte trauma può addirittura modificare la nostra postura e quindi nel tempo causare dolore!
“Su questo non c’è da avere dubbi. Tutte le tensioni di origine mentale, emozionale, emotiva, sentimentale e lo stress in generale,inducono a creare nel corpo delle risposte di difesa, esattamente come se avvenisse un attacco fisico: aumento degli ormoni dello stress (cortisolo), dell’adrenalina, vasodilatazione periferica (muscoli), vasocostrizione circolazione degli organi, maggior stimolazione del sistema nervoso, riduzione della profondità e aumento della frequenza della respirazione. Tutto questo si scarica, tra le altre cose sul muscolo diaframma, il muscolo principale della respirazione che si attacca proprio sulla schiena. Perciò una relazione più diretta di così?”
Afferma Lorenzo Ferrante, dottore in Scienze Motorie, chinesiologo professionista, educatore posturale, formatore e naturopata, che continua dicendo:
“La tensione non guarda in faccia a nessuno. Ogni persona ha degli apparati più forti ed altri più deboli. Perciò in ognuno di noi, cedono sempre prima i più deboli a seconda della nostra genetica, e del nostro stile di vita. Diciamo che tutte le tensioni mentali vengono somatizzate sempre sul corpo: muscoli, organi, ghiandole, tessuti”.
Oscar Valentini, insegnante di arti marziali, Tai Chi, Qi Gong, Meditazione dello U.H.T. di Mantak Chia e ideatore del Massaggio TAO spiega la connessione tra ogni singola parte della schiena e le emozioni, vediamola in dettaglio.
TROPPI PENSIERI, FARSI CARICO
Pensiamo a tal proposito la muscolatura paravertebrale che sostiene la nuca e si incarica anche di “mantenere la testa alta” nel senso della volontà e dell’orgoglio, oppure agli elevatori delle scapole come i responsabili di sopportare i pesi ed i pensieri: questo irrigidisce il collo.
PAURA
La muscolatura che consente le rotazioni e le movimentazioni della spalla sono quelle legate alla protezione ed al sostegno che si è in grado di ricevere: qui si annida anche la paura, ovvero quell’energia che fugge verso l’alto in seguito ad un indebolimento dei reni a causa di uno spavento.
RABBIA, FRUSTRAZIONE
La rabbia immobilizza le scapole, le “congela”: questo impedisce che essa arrivi alle mani e si esprima (magari in un gesto violento). Si trasforma spesso in frustrazione di non poter agire, di non poter dire, di pensare senza riuscire a comunicare.
TRISTEZZA, CONFUSIONE
Il respiro faticoso ed il pianto, ma anche solo la tristezza, colpiscono il diaframma: questo muscolo ha alcune inserzioni nella colonna vertebrale, è facile dunque che questo irrigidimento si trasmetta alla colonna e provochi dolori o difficoltà nei movimenti.
ANSIA, PREOCCUPAZIONE
La preoccupazione e l’ansia sono le emozioni che minano la milza e lo stomaco: acidità ed ulcere sono tipiche in chi vive quotidianamente questi scenari. Soprattutto dallo stomaco è facile che il dolore si propaghi alla muscolatura della schiena a livello delle prime vertebre lombari.
SENSO DI COLPA, INSICUREZZA
La parte bassa del rachide si incarica si sopportare il peso di tutto l’albero della vita, incluso il cranio: è facile comprendere come sindromi ed ernie a questo livello rivelino le proprie basi instabili, denuncino senso di colpa e senso di insicurezza generale.
BLOCCO SESSUALE, POCA STABILITA’
Algie o deviazioni a livello del sacro sono da ricondursi alla sfera sessuale, e viceversa problemi all’apparato riproduttivo possono portare a problemi al sacro: l’innervazione che dal midollo spinale conduce ai genitali esce proprio dal forame sacrale.
Fonte:
http://www.dionidream.com/
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