lunedì 9 maggio 2016

IL MISTERO DI HEI ZHY GOU, LA VALLE DEI BAMBU' DALLA QUALE NESSUNO RITORNA...



La foresta Hei Zhy Gou è uno dei luoghi più misteriosi al mondo, definito come il polmone verde senza tempo della Cina, i bambù dei quali è costituita rendono il posto una fonte inesauribile di leggende.


 



La foresta di Hei Zhy Gou, nota per i suoi giganteschi bambù, si trova nella provincia di Sichuan, negli anni, ha assunto anche una denominazione affascinante che è quella di polmone verde senza tempo. Il motivo lo si può riscontrare guardandone i contorni: lo scenario è unico che davvero si presta per realizzare un film, magari proprio un thriller.
Incastonata in una gola profonda e tremendamente impervia, regolarmente tormentata dalla nebbia mostra davvero uno scenario inquietante e pieno di mistero.
Il mistero attorno a questo luogo è davvero fitto, in quanto non si conosce ancora perfettamente la natura, la nascita e la sua storia nel corso dei secoli. Il suo nome starebbe a significare “La gola del bambù nero“, forse perché oltre a questo tipo di vegetazione è perennemente battuta proprio dalla fitta nebbia.

Gli abitanti dei luoghi limitrofi, invece, l’hanno nominata “La terrificante valle della morte.  A causa della sparizione di avventurieri persi all’interno e mai ritrovati.
Chi cerca di documentarsi sulle origini della foresta di Hei Zhy Gou, però, rischia di rimanere molto sorpreso. In giro, si sa pochissimo perché in pochi si sono cimentati nell’impresa di raccontarne ogni angolo e a fornire dettagliate. Avventurarsi lungo tutto il percorso, del resto, è roba veramente per esploratori coraggiosi in molti non sono mai tornati e le leggende in merito, ovviamente, si sono moltiplicate. Degli eventuali corpi, poi, nessuna traccia. Verità o fantasia, forse, persino poco importa, perché quanto si racconta di un posto affascinante il bisogno più intenso è quello di appassionarsi e di sognare.
La foresta si trovandosi in una profonda gola, di certo non facile da attraversare. Paradiso verde della vita o inferno nero della morte, dunque, difficile dirlo ma questo non ha altro effetto se non attirare turisti e curiosi a valutarne di persona l’immensa bellezza.
La principale leggenda che avvolge questa foresta narra che si tratti della dimora del grande uccello,  alcuni testimoni “oculari” dicono di aver visto questa creatura, e che abbia le fattezze di un drago, ma con due teste. Si sa che nella mitologia asiatica il drago è un emblema davvero importante e non deve sembrare strano che costoro vi abbiano visto tale creature durante le apparizioni. Tutto ciò in Cina l’ha fatta diventare una foresta maledetta.


Una curiosità: Al suo interno sarebbero spariti pure degli aerei e questo ha “regalato” all’area il nome di “Triangolo delle Bermuda della Cina”. Si dice che insieme ai veicoli mai ritrovati, ci siano circa 60 mezzi che mancano all’appello… tutto ciò non fa altro che alimentare l’aria di mistero che circonda questo luogo. 


Fonte: 
http://curiosando708090.altervista.org
http://www.travelglobe.it
http://blog.opodo.it
 

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