La foresta Hei Zhy Gou è uno dei luoghi più
misteriosi al mondo, definito come il polmone verde senza tempo della Cina, i
bambù dei quali è costituita rendono il posto una fonte inesauribile di
leggende.
La foresta
di Hei Zhy Gou, nota per i suoi giganteschi bambù, si trova nella provincia di
Sichuan, negli anni, ha assunto anche una denominazione affascinante che è
quella di polmone verde senza tempo. Il motivo lo si può riscontrare
guardandone i contorni: lo scenario è unico che davvero si presta per
realizzare un film, magari proprio un thriller.
Incastonata
in una gola profonda e tremendamente impervia, regolarmente tormentata dalla
nebbia mostra davvero uno scenario inquietante e pieno di mistero.
Il mistero attorno a questo luogo è davvero fitto, in
quanto non si conosce ancora perfettamente la natura, la nascita e la sua
storia nel corso dei secoli. Il suo nome starebbe a significare “La
gola del bambù nero“, forse perché oltre a questo tipo di vegetazione è
perennemente battuta proprio dalla fitta nebbia.
Gli abitanti dei luoghi limitrofi,
invece, l’hanno nominata “La terrificante valle della morte. A causa della sparizione di avventurieri persi
all’interno e mai ritrovati.
Chi cerca di
documentarsi sulle origini della foresta di Hei Zhy Gou, però, rischia di
rimanere molto sorpreso. In giro, si sa pochissimo perché in pochi si sono
cimentati nell’impresa di raccontarne ogni angolo e a fornire dettagliate.
Avventurarsi lungo tutto il percorso, del resto, è roba veramente per
esploratori coraggiosi in molti non sono mai tornati e le leggende in merito,
ovviamente, si sono moltiplicate. Degli eventuali corpi, poi, nessuna traccia.
Verità o fantasia, forse, persino poco importa, perché quanto si racconta di un
posto affascinante il bisogno più intenso è quello di appassionarsi e di
sognare.
La foresta
si trovandosi in una profonda gola, di certo non facile da attraversare.
Paradiso verde della vita o inferno nero della morte, dunque, difficile dirlo
ma questo non ha altro effetto se non attirare turisti e curiosi a valutarne di
persona l’immensa bellezza.
La principale leggenda che avvolge questa foresta
narra che si tratti della dimora del grande uccello,
alcuni testimoni “oculari” dicono di
aver visto questa creatura, e che abbia le fattezze di un drago, ma con due
teste. Si sa che nella mitologia asiatica il drago è un emblema
davvero importante e non deve sembrare strano che costoro vi abbiano
visto tale creature durante le apparizioni. Tutto ciò in Cina l’ha fatta diventare
una foresta
maledetta.
Una
curiosità: Al suo interno sarebbero spariti pure degli aerei e questo ha
“regalato” all’area il nome di “Triangolo delle Bermuda della Cina”. Si dice
che insieme ai veicoli mai ritrovati, ci siano circa 60 mezzi che mancano
all’appello… tutto ciò non fa altro che alimentare l’aria di mistero che
circonda questo luogo.
Fonte:
http://curiosando708090.altervista.org
http://www.travelglobe.it
http://blog.opodo.it
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