Il magnate russo Dmitry Itskov, nella speranza di immortalità ha deciso di investire per trasferire la proprio mente in un robot.
In questa ricerca ha investito un ingente quantitativo di denaro (si parla di diversi milioni di euro) per mettere insieme un team di scienziati allo scopo di trovare un sistema in grado di rendere compatibile questo trasferimento.
Itskov, che è a capo della moscovita New Media Stars, ha messo insieme
un team di scienziati che come lui ritengono possibile che il cervello umano sia simile ad un computer e che quindi sia possibile trasferire ciò che contiene su un altro computer.
Questo progetto prende il nome di "2045 Initiative".
"Se non ci sarà alcuna tecnologia per l'immortalità, sarò morto nei prossimi 35 anni", racconta Itskov nel documentario The Immortalist, (che andrà in onda il 16 marzo su BBC Horizon). "Lo scopo
finale del mio piano è quello di trasferire la personalità di qualcuno
in un nuovo vettore artificiale. Diversi scienziati chiamano questa
operazione 'caricamento' o 'trasferimento mentale'. Io preferisco chiamarla 'trasferimento di personalità' ".
Il sito "2045 Initiative" spiegati alcuni dettagli del
progetto, definito come il tentativo di "creare tecnologie che
permettano il trasferimento della personalità di un individuo in un più avanzato vettore non biologico" più semplicemente robot,
permettendo a "menti indipendenti dalla sostanza di ricevere dei nuovi
corpi con capacità di molto superiori a quelle dei comuni esseri
umani".
Un progetto analogo è studiato da google con il team di ricerca detto DARPA
La speranza, come suggerito dal nome scelto per l'iniziativa, è
quella di riuscirci entro il 2045. Un primo traguardo intermedio è stato
fissato per il 2020, anno entro il quale dovrebbe essere possibile creare un robot umanoide che possa essere controllato direttamente dal cervello.
Apparentemente, il giovane multimilionario ed il suo team scientifico stanno guardando con grande interesse ad un programma simile
al loro portato avanti al California Institute of Technology: in questa
ricerca l'obiettivo è quello di capire cosa pensi il cervello di un
quadriplegico di nome Erik Sorto e anche di riuscire a "fondere" il suo cervello con un arto robotico.
"L'eternità è quando nella vita sono presenti illimitate possibilità
creative, quando non ci sono limiti e confini allo sviluppo,
all'apprendimento, alla cultura ed alla creatività", ha spiegato Itskov
al Sunday Times. "Io voglio che tutto questo sia disponibile per chiunque, incluso me stesso. Ad un livello più basso sono motivato dalla paura della morte e dal desiderio di rinviare quel momento".
"Il problema più grande dell'umanità è che al momento non stiamo pianificando il futuro", spiegava Itskov al New York Times nel 2013. "I nostri leader sono concentrati sulla stabilità. Non abbiamo qualcosa che riunirà l'intera umanità.
Questa iniziativa ispirerà le persone. Riguarda il cambiare l'intero
quadro e non è soltanto un libro di fantascienza: è una strategia che
degli scienziati stanno già sviluppando".
L'etica e le ripercussioni di tale tecnologia però al momento non sono state prese in considerazione.
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