mercoledì 13 aprile 2016

IL MAGNATE RUSSO DIMITRY ITSKOV VUOLE TRASFERIRE LA SUA MENTE IN UN ROBOT ENTRO IL 2045

Il magnate russo Dmitry Itskov, nella speranza di immortalità ha deciso di investire  per trasferire la proprio mente in un robot. 
In questa ricerca ha investito un ingente quantitativo di denaro (si parla di diversi milioni di euro) per mettere insieme un team di scienziati allo scopo di trovare un sistema in grado di rendere compatibile questo  trasferimento.
Itskov, che è a capo della moscovita New Media Stars, ha messo insieme un team di scienziati che come lui ritengono possibile che il cervello umano sia simile ad un computer e che quindi sia possibile trasferire ciò che contiene su un altro computer.
Questo progetto prende il nome di "2045 Initiative".
"Se non ci sarà alcuna tecnologia per l'immortalità, sarò morto nei prossimi 35 anni", racconta Itskov nel documentario The Immortalist, (che andrà in onda il 16 marzo su BBC Horizon). "Lo scopo finale del mio piano è quello di trasferire la personalità di qualcuno in un nuovo vettore artificiale. Diversi scienziati chiamano questa operazione 'caricamento' o 'trasferimento mentale'. Io preferisco chiamarla 'trasferimento di personalità' ".
Il sito "2045 Initiative" spiegati alcuni dettagli del progetto, definito come il tentativo di "creare tecnologie che permettano il trasferimento della personalità di un individuo in un più avanzato vettore non biologico" più semplicemente robot, permettendo a "menti indipendenti dalla sostanza di ricevere dei nuovi corpi con capacità di molto superiori a quelle dei comuni esseri umani". 
Un progetto analogo è studiato da google con il team di ricerca detto DARPA
La speranza, come suggerito dal nome scelto per l'iniziativa, è quella di riuscirci entro il 2045. Un primo traguardo intermedio è stato fissato per il 2020, anno entro il quale dovrebbe essere possibile creare un robot umanoide che possa essere controllato direttamente dal cervello.
Apparentemente, il giovane multimilionario ed il suo team scientifico stanno guardando con grande interesse ad un programma simile al loro portato avanti al California Institute of Technology: in questa ricerca l'obiettivo è quello di capire cosa pensi il cervello di un quadriplegico di nome Erik Sorto e anche di riuscire a "fondere" il suo cervello con un arto robotico.
"L'eternità è quando nella vita sono presenti illimitate possibilità creative, quando non ci sono limiti e confini allo sviluppo, all'apprendimento, alla cultura ed alla creatività", ha spiegato Itskov al Sunday Times. "Io voglio che tutto questo sia disponibile per chiunque, incluso me stesso. Ad un livello più basso sono motivato dalla paura della morte e dal desiderio di rinviare quel momento".
"Il problema più grande dell'umanità è che al momento non stiamo pianificando il futuro", spiegava Itskov al New York Times nel 2013. "I nostri leader sono concentrati sulla stabilità. Non abbiamo qualcosa che riunirà l'intera umanità. Questa iniziativa ispirerà le persone. Riguarda il cambiare l'intero quadro e non è soltanto un libro di fantascienza: è una strategia che degli scienziati stanno già sviluppando".
L'etica e le ripercussioni di tale tecnologia però al momento non sono state prese in considerazione.

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