9 pregiudizi cognitivi che ci limitano
Mia nonna mi ripeteva sempre “non cambiare la vecchia strada per la nuova”; il suo era un modo per dirmi che certe abitudini non vanno mai cambiate. Questo vecchio detto popolare rende appieno il concetto di pregiudizio limitante. Infatti, scegliere determinate esperienze perché ci risultano familiari ci impedisce di uscire dalla nostra zona di comfort e quindi di crescere emotivamente
Quando non siamo in grado di valutare le
alternative e preferiamo restare nella zona conosciuta, non stiamo
sfruttando il nostro pieno potenziale e alla fine del percorso
probabilmente potremmo chiederci: cosa sarebbe successo se …?
Cosa sono i pregiudizi limitanti?
I pregiudizi cognitivi sono deviazioni
del processo del pensiero che portano a distorsioni, ad un giudizio
inesatto o ad una interpretazione illogica degli eventi. In molti casi,
queste distorsioni sono dovute alla necessità di prendere una posizione
rispetto a determinati stimoli ma senza avere tutte le informazioni
necessarie. Così possiamo trarre delle conclusioni sbagliate.
Ovviamente, le distorsioni cognitive ci
permettono di agire in fretta ma non sempre ci fanno prendere la
decisione migliore. Infatti, spesso ci trattengono bloccati nella nostra
zona di comfort, dove ci sentiamo al sicuro, e ci impediscono di
sviluppare tutto il nostro potenziale.
Anche se a volte pregiudicare una
situazione, tocco il fuoco quindi mi brucio, può essere utile per
prendere decisioni sicure e in tempi rapidi altre volte può portare a
giudizi e decisioni sbagliate. Uscire da questo modo di pensare, dalla
propria sfera di comfort, può portare a valutare nuove opportunità. La
buona notizia è che una volta che si impara a riconoscere i pregiudizi
cognitivi non saremo più alla loro mercé.
Le distorsioni cognitive più limitanti
1) Effetto conferma
E’ la forma di pregiudizio più diffusa
infatti colpisce quasi tutti indistintamente. L’effetto conferma
consiste nel ricercare, dare credito e selezionare tutte quelle ipostesi
o informazioni che supportano la nostra credenza. Ad esempio “Sono
brutto e nessuna donna mi vuole. Le donne vogliono solo le persone
belle”. La persona che soffre di questo tipo di pregiudizio tenderà ad
arroccarsi nella propria convinzione escludendo così qualsiasi altra
alternativa.
Come vittime di questo pregiudizio
tendiamo a chiuderci a nuove idee o posizioni che sono diverse dalle
nostre, ci trinceriamo nella nostra posizione e ci rifiutiamo di fare un
passo ulteriore, se non altro per raggiungere un’intesa con l’altra
persona o per allargare i nostri orizzonti.
2) L’effetto carrozzone
Molte persone lo negano forse perché non
se ne rendono conto ma spesso e volentieri seguono la massa. Basta che
una grande parte si schieri – anche sbagliando – e le persone pur non
sentirsi isolate si aggregheranno senza pensarci due volte. Pensate
quante pubblicità si basano su questo: “Già 100.000 persone hanno
scelto…” oppure XYZ la cosa preferita dagli italiani. Non è così? Le
aziende non investono centinaia di migliaia di euro per niente.
3) La negatività
Molte volte si sente dire devi “essere
positivo” e di non essere pessimista ma questo non è un semplice atto
volontario. Studi recenti – sempre se ce ne fosse stato bisogno – hanno
dimostrano che il nostro cervello ha la tendenza ad avere ricordi
negativi piuttosto che positivi. I media lo sanno da sempre. Ecco perché
nei giornali o telegiornali ci sono sempre notizie di tragedie, furti,
maltempo (è sempre l’inverno più freddo o l’estate più calda). Perché la
nostra mente ha la tendenza a dare rilievo alle notizie negative. Madre
Teresa di Calcutta disse non farò mai una manifestazione CONTRO la
guerra, semmai a FAVORE della pace.
4) La fissità funzionale
Un altro pregiudizio limitante riguarda
la tendenza ad abituarsi a fare sempre le stesse cose. Nell’incapacità
di trovare soluzioni alternative a quelle abitudinarie; vedere le cose
sempre dalla solita prospettiva e farle sempre nello stesso identico
modo. Questo meccanismo è ben conosciuto tant’è che alcune famose case
automobilistiche hanno cercato di affrontare il problema della fissità
nei confronti delle auto elettriche.
5) La proiezione
Questo tipo di pregiudizio lo
sperimentiamo ogni volta che pensiamo che la persona che ci sta di
fronte la pensa come noi. O che arriverà alle nostre stesse conclusioni.
Niente di più sbagliato. Il modo di pensare delle persone è la
conseguenza di fattori che per forza di cose è diverso dal nostro.
Spesso non ci rendiamo neanche conto che col passare del tempo il nostro
pensiero o le nostre convinzioni possono cambiare. E quello che una
volta ci andava bene ed era accettato improvvisamente non lo è più.
6) Distorsione del passato
La distorsione retrospettiva è forse tra
i più dannosi pregiudizi cognitivi in quanto chi ne è colpito è
convinto che tutte le decisioni prese in passato sono state giuste più
di quanto lo siano state realmente. Questo tipo di revisione del ricordo
lo facciamo per sentirci meglio in quanto non è più possibile
modificare il passato e quindi ci auto-inganniamo convincendoci di aver
optato per la scelta migliore tra quelle disponibili.
Tuttavia, l’auto-inganno non è mai la
soluzione migliore, perché ci impedisce di imparare dai nostri errori e
ci blocca in un circolo vizioso. L’assunzione di un atteggiamento
obiettivo per quanto riguarda le nostre decisioni, ci permette di
crescere e sviluppare ulteriormente il nostro potenziale, cambiando
forse il modo in cui abbiamo intrapreso il cammino o facendoci scegliere
una direzione diversa la prossima volta.
7) Paura della perdita
Chi lascia la vecchia strada per quella
nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova. Molto spesso
tendiamo a rimanere agganciati a situazioni affettive, lavorative o non
vogliamo cambiare questo o quello oggetto, per la paura di perdere
quello che abbiamo. Per la paura di cambiare. Quante persone rimangono a
lavorare in posti dove non si trovano bene?
8) Effetto ancoraggio
Si tratta della tendenza ad “ancorarsi”
ad un elemento o una parte delle informazioni ignorando il resto. Siamo
vittime di questo pregiudizio quando, per esempio, compriamo
considerando solo il prezzo del prodotto o quando ci arrabbiamo con il
nostro partner per un incidente isolato concentrandoci solo su un
difetto e non vediamo il resto delle qualità della persona.
L’effetto ancoraggio ci porta ad
adottare una visione molto distorta della realtà, è come se ci
muovessimo nella vita indossando dei paraocchi che ci permettono di
vedere solo alcuni dettagli. In questo modo non analizzeremo mai le
situazioni nel loro insieme, non avremo una visione globale degli eventi
e, con il tempo, questo ci farà prendere delle pessime decisioni.
9) La scatola nera, l’effetto famiglia
L’ho lasciato per ultimo e fosse molti
lo danno per scontato ma soprattutto da piccoli registriamo tutto.
Quante volte compiamo delle scelte solo perché ci risultano familiari?
Questo tipo di impronta molto spesso l’abbiamo ricevuto durante
l’infanzia dalla nostra famiglia, e questo ci trasmette una certa
sicurezza. Votare questo o quel partito, preferire questa o quella marca
di auto, di pasta e così via. Anche questo ci impedisce di valutare
bene le alternative.
NOTA BENE
Se pensate di non essere mai stati vittime di queste distorsioni cognitive, probabilmente state soffrendo di ciò che si conosce come: “pregiudizio del punto cieco“, che significa non rendersi conto dei propri pregiudizi considerando se stessi come una persona che ha meno pregiudizi rispetto agli altri.
Se pensate di non essere mai stati vittime di queste distorsioni cognitive, probabilmente state soffrendo di ciò che si conosce come: “pregiudizio del punto cieco“, che significa non rendersi conto dei propri pregiudizi considerando se stessi come una persona che ha meno pregiudizi rispetto agli altri.
Fonte: http://psicoadvisor.com
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